IL MISERERE DI SELECCHY

Durante la processione del Venerdì Santo di Chieti, il Coro, unitamente a una grande orchestra in prevalenza composta da violini e flauti, esegue il "Miserere" del musicista sacro teatino Saverio Selecchy (1708-1788), tratto dal Salmo 50 del Salterio e divenuto la colonna sonora delle processioni più note di tutto l'Abruzzo.
Di grande suggestione, il "Coro del Miserere", da oltre due secoli continua ad incantare le ali di folla che, con grande compostezza e devozione, seguono la processione.
Il Coro e l’Orchestra dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti in S. Giustino - Chieti, è senz’altro una delle istituzioni più antiche del capoluogo teatino, ancora operanti.
La sua origine ed evoluzione è da ricercare nel forte legame che lo unisce sin dalla sua nascita all’importante istituzione storica di cui è parte: l’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, curatrice dal Settecento della processione di Cristo Morto durante il Venerdì Santo.
Il Coro, accompagnato dall’Orchestra, universalmente noto come "Coro del Miserere" per lo stretto rapporto indissolubile che ha con il Miserere selecchyano, si esibisce ogni anno a Chieti in occasione della solenne processione, riscuotendo unanimi consensi da parte del numeroso pubblico che assiste ad essa.
Nel 1990, nel Giubileo del 2000 e nel 2008, il Coro ha cantato a Roma in Piazza S. Pietro ed in Vaticano, alla presenza nel tempo dei Pontefici Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, ottenendo sempre successo sia di pubblico che di critica.
Da alcuni anni ha arricchito il suo repertorio con brani composti dallo stesso Maestro di Cappella del Coro.

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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di fonti varie tratte dal web.
- Foto tratte dal web.