
"Sacro" si riferisce agli scopi di natura cristiana, "Monte" sta ad indicare che vi erano beni di proprietà da destinare alle attività.
Secondo notizie non sufficientemente documentate, si sarebbe svolta a Chieti una Processione a ricordo della Passione di Cristo fin dal IX secolo. Se ciò fosse vero, sarebbe stata la prima in Italia.
Secondo notizie non sufficientemente documentate, si sarebbe svolta a Chieti una Processione a ricordo della Passione di Cristo fin dal IX secolo. Se ciò fosse vero, sarebbe stata la prima in Italia.
Sembra comunque che l’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, sia stata fondata nel 1603 nella Cripta della Cattedrale, sulla tomba di S. Giustino.
Ed è proprio dall'anno 1603 che si svolge nella nostra città la prima Processione del Venerdì Santo storicamente accertata, organizzata dal sodalizio del Monte dei Morti, pur se la forma era molto diversa dall' attuale.
Ed è proprio dall'anno 1603 che si svolge nella nostra città la prima Processione del Venerdì Santo storicamente accertata, organizzata dal sodalizio del Monte dei Morti, pur se la forma era molto diversa dall' attuale.
Sempre nel 1603 l'Arcivescovo del tempo autorizza la costruzione dell'Oratorio del Sacro Monte dei Morti a fianco della Cattedrale.
La costituzione formale dell'Arciconfraternita e la pubblicazione delle Regole sono del 1648. Il primo Governatore risulta essere stato il Capitano della Milizia urbana Pietro Gigante che, dopo aver vissuto una vita tra gli orrori delle guerre, fu molto benevolo nei riguardi del sodalizio.
L'Arciconfraternita era collegata sin dal 1619 al sodalizio romano della "Morte e Orazione": su suo invito partecipò all'Anno Santo del 1650: per l'occasione venne scolpita una "Morte" in legno a grandezza naturale che nella mano sinistra reggeva un crocifisso e nella destra una falce col motto "Nemini parco" (Non risparmio nessuno).
L'Arciconfraternita era collegata sin dal 1619 al sodalizio romano della "Morte e Orazione": su suo invito partecipò all'Anno Santo del 1650: per l'occasione venne scolpita una "Morte" in legno a grandezza naturale che nella mano sinistra reggeva un crocifisso e nella destra una falce col motto "Nemini parco" (Non risparmio nessuno).
Ben mille e cento persone raggiunsero Roma, a piedi, in quattro giorni. L'ingresso alla Città fu quanto mai solenne: l'ordinata e devota compagnia, preceduta dai musici, fu ricevuta dai Governatori e dai Confratelli dell'Arciconfraternita romana. E fu tanto ammirata che lo stesso Papa Innocenzo X volle vederla due volte e benedire tutti i partecipanti.
- Testo tratto da Wikipedia.
- Foto tratta dal sito "Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti in S. Giustino di Chieti".